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» Il Loro Perverso Segreto

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_LostSoul*
view post Posted on 4/1/2011, 16:50




Titolo: » Il Loro Perverso Segreto
Autore: »Lost Soul;
Genere: Triste/Malinconico/Erotico (Accenno)
Raiting: PG-13
Avvisi: Angst/OOC/Lime



Angelo.
Quali sono le prime cose che vi vengono in mente sentendo questa parola? Vediamo un po': ali, rispetto, sentimenti.. giusto? E se vi dicessi che non tutti gli Angeli sono così rispettosi? E se vi dicessi che esiste un Angelo che ha messo da parte questi canoni standard per dare voce, ma soprattutto soddisfare, ciò che gli suggerisce il corpo e non il cuore? Beh penso proprio che rimarreste di stucco se sapeste che i protagonisti di questa storia, i custodi di questo segreto, sono un Angelo e una ragazza, una qualsiasi umana; al contrario, però, quest'Angelo, è fuori dagli schemi, non è una qualsiasi creatura alata divina.
Perché? Per rispondervi dovrei rivelarvi il Loro Perverso Segreto.

*



Un’ennesima folata di vento le fece ondeggiare la chioma, nera come la notte che si apriva davanti; a fare luce alla sua piccola stanza c’era solo una debole fiammella che lottava per non spegnersi.
Portò lo sguardo all’orizzonte: nessuna luce, nessun bagliore, nessun segno di vita, solo tanto buio e oscurità.
Altra folata.
Una ciocca di capelli le sfiorò le labbra carnose, appena dischiuse per lo stupore scaturito da ciò che si estendeva avanti ai suoi occhi: perversa, misteriosa e affascinante oscurità. Un’ondata di brividi scivolò lungo la sua candida schiena: stava arrivando, lo percepiva.
Portò la ciocca che giocherellava con il vento dietro all’orecchio e sospirò: odiava aspettarlo, odiava quei minuti che scorrevano troppo lenti, come se in realtà fossero ore; stava iniziando a sentir freddo quando avvertì una mano piacevolmente calda sfiorarle la schiena.
Era arrivato e, come sempre, senza che lei se ne accorgesse. Lentamente quella mano scivolò verso il suo appena accennato fianco e l’aiuto ad alzarsi.
Se si fosse voltata, i suoi occhi si sarebbero inevitabilmente incatenati a quelli di lui e in seguito sarebbe stato doloroso fare a meno di quel bagliore accattivante che suscitava in lei desiderio. L’ospite tanto atteso ritirò, nelle scapole il simbolo di ciò che egli era in realtà: un Angelo. A vederlo, nessuno avrebbe mai potuto concludere che quella chioma corvina, quegli occhi di un caldo color nocciola e quelle labbra così carnose e invitanti, appartenevano a una creatura che, per natura, ispira protezione e non perverso timore.
«Bill ... » mormorò la ragazza.
Nessuna risposta, come sempre d’altronde. La giovane aveva potuto deliziarsi della sua voce solo quando quelle magnifiche labbra si erano armonicamente dischiuse per rivelarle il suo nome.
Quei due candidi corpi, così magnificamente complementari, indietreggiarono fino al suo letto. La ragazza era succube del suo corpo, succube del suo divino profumo, succube di lui.
Sussultò.
Le carnose labbra di Bill si erano posate sulla sua fragile spalla e stavano iniziando ad assaporarla, a farla propria. Involontariamente due calde goccioline salate percorsero il volto di lei, che presentava ancora tratti infantili: era consapevole di ciò che stesse accadendo, d’altronde era ciò che si verificava da quella notte, in dicembre, quando il freddo pungente sembrava volersi insinuare di prepotenza nella sua piccola stanza.

La piccola ragazza sedeva sulla cassapanca posta sotto la finestra, socchiusa, per far entrare solo soffi di quel gelido vento che tormentava il mondo al di là delle pareti della sua piccola stanza.
Era tutto completamente buio, sia dentro sia fuori.
La giovane si sentiva terribilmente sola, ma non desiderava compagnia, era una solitudine piacevole.
Era assorta nei suoi pensieri quando si voltò di scatto: aveva sentito una trave del pavimento scricchiolare, ciò accadeva solo veniva calpestata. “Sarà solo una mia suggestione”, pensò per non farsi prendere dal panico e riportò lo sguardo fuori: il vento stava piegando in modo innaturale il ramo di un albero poco distante da lei.
Altro scricchiolio.
La ragazza scattò in piedi, stringendosi nella felpa che indossava.
«C-chi è?», riuscì a dire, con voce tremante.
Nessuna risposta, solo rumore di passi che sembravano avvicinarsi a lei; il cuore quasi le smise di battere quando una figura slanciata e dannatamente alta si parò davanti. La ragazza rimase a bocca aperta: era un ragazzo, il cui corpo era incorniciato da due enormi ali bianche, candide come il suo viso. L’Angelo si avvicinò in modo tale che la fiammella della candela posta sulla cassapanca, potesse far luce anche sul suo volto. Era bello, bello da far male, la sua bellezza, però, era particolare: angelica e peccaminosamente tentatrice allo stesso tempo.
«Che cosa vuoi da me?»
L’Angelo la zittì posando l’indice destro sulle sue labbra, per poi avvicinarla a sé con il braccio sinistro. La ragazza, a contatto con il suo corpo, rimase inebriata dal suo divino profumo. Il giovane scostò il dito dalle sue labbra, mentre con l’altro braccio iniziò ad accarezzarle la schiena.
«Come ti chiami?»
«Bill»
Il suono che emisero quelle invitanti labbra fu incredibile, quella voce non poteva appartenere a nessuno se non ad un Angelo. “Bill...”, ripeté mentalmente la ragazza.
«Io sono S..»
La piccola ragazza non fece in tempo a pronunciare il proprio nome che Bill catturò le sue labbra e con esse il suo cuore.


Da quella prima notte, durante la quale le loro anime, seppur di natura diversa, si fusero, Bill tornò a farle visita ogni qual volta soffiasse un vento gelido. La debole fiammella si spense, mentre nei due si accese quel desiderio carnale che ormai si era nascosto nei loro corpi da quella notte in cui tutto ebbe inizio.
La sottile veste di lei venne abbandonata in un angolo della stanza, affiancata dagli abiti che indossava Bill, le cui labbra avevano iniziato ad esplorare la candida pelle della ragazza. Con il suo braccio sinistro, Bill, le cingeva la vita in modo tale da far aderire il proprio petto alla schiena della giovane umana.
Quelle due figure, avvolte dal buio, si diressero verso il letto, coperto, quella notte, da lenzuola nere e lucide come il frammento d’universo che sorvegliava il mondo fuori dalla finestra.
Bill fece voltare la ragazza per la prima volta da quando era arrivato: il suo petto, nudo come quello di lui, iniziò ad alzarsi ed abbassarsi in modo innaturale. L’Angelo posò la propria mano sul volto dell’umana: lei sembrava avere paura di lui, ma la giovane cercò di rassicurarlo abbozzando un sorriso, che fu subito raccolto dalle labbra di Bill. Un bacio che sapeva di segreto, di proibito, ma soprattutto di puro e carnale desiderio. Le labbra dell’Angelo carezzavano quelle della ragazza così come fuori una folata di vento faceva ondeggiare, quasi come a passo di danza, la chioma di un albero. Lentamente quel bacio crebbe d’intensità, vennero coinvolte le lingue di entrambi che si toccavano, si carezzavano, con un’affascinante armonia.
La giovane umana continuava ad essere succube e poi desiderosa del fragile corpo di Bill che intanto l’aveva liberata anche dell’unico indumento che nascondeva la sua femminilità. Il perverso Angelo si spostò su di lei, intrecciando le proprie gambe a quelle della ragazza; le sue labbra iniziarono a disegnare intrecciati e contorti ghirigori sul seno di lei che, come in trance, aveva chiuso gli occhi. La passione stava impregnando il corpo dell’uno con il profumo dell’altro.
Bill entrò in lei con disarmante dolcezza, mentre la mente della ragazza divenne buia come tutto ciò che li circondava, riusciva a percepire i sospiri dell’Angelo solleticarle il collo. Le loro mani erano intrecciate come se entrambi avessero timore di perdersi in quel turbine di profumi, odori e sensazioni, nel quale si erano rifugiati. Il perverso Angelo iniziò ad aumentare le spinte, facendo inarcare la schiena della ragazza, mentre le torturava dolcemente le labbra; la ragazza, nel frattempo, accarezzava le gambe di Bill facendo crescere d’intensità, la piacevole morsa che attanagliava il basso ventre dell’Angelo.
Quel proibito gioco fatto di spinte, piccoli morsi e baci, continuò fin quando le labbra di entrambi si unirono quasi per donarsi reciprocamente il gemito che si era fatto strada nei loro corpi. Bill uscì dal candido corpo della piccola umana, la quale respirava affannosamente, posò un ultimo bacio sulle sue labbra rosee e si alzò. Si rivestì silenziosamente per poi tornare dalla ragazza che, nel contempo, era ancora distesa fra le lenzuola impregnate del profumo dei loro corpi. Bill si sedette accanto a lei, mentre ella si mise a sedere, coprendosi con il lenzuolo.
La piccola umana, giunti per l’ennesima volta a quel punto,non reggeva più quella situazione voleva, aveva bisogno di spiegazioni per chiarire i propri dubbi! Per Bill lei era solo una bambola da usare per soddisfare i propri desideri?
«Da quando sei venuto qui per la prima volta mi hai rivolto la parola solo per rivelarmi il tuo nome, Bill.. ecco io non riesco a capire perché tu non hai voluto sapere il mio, perché tu abbia scelto me» asserì tutto d’un fiato la ragazza, mentre torturava un lembo del lenzuolo che la copriva.
Bill sospirò e le prese le mani fra le proprie.
«Non sono umano e ovviamente questo lo avrai capito. A noi angeli è proibito venire fra gli umani, interferire con il corso delle loro vite e mostrarsi a loro prematuramente, ma soprattutto ci è proibito amare qualsiasi tipo di creatura: sia essa mortale o immortale. Ad ogni umano è assegnato un angelo che ha il compito di sorvegliare sulla sua esistenza e presentarsi quando questa termina. Io sono il tuo angelo, sei stata assegnata a me, ti ho vista nascere, piccola mia, ho vegliato su di te fin quando non sei diventata la stupenda umana che ora ho davanti. Tutto ciò che è accaduto, accade e spero continuerà ad accadere fra noi due è proibito, io non dovrei essere qui! Eppure eccomi qui, a stringere le tue mani e a bramare il tuo corpo, le tue labbra. Sei come una droga per me, una deliziosa droga».
Mentre ascoltava le parole di Bill, la piccola umana tremava quasi. Lui era il suo angelo, il suo protettore, il custode della sua vita e cosa le aveva rivelato? Non l’amava o meglio lui non provava quella paradisiaca sensazione di essere senza peso quando la guardava negli occhi, non sentiva il cuore quasi esplodere quando la baciava, non si sentiva male quando non la vedeva! Bill amava solo il suo corpo, ma lei, come una sciocca, si faceva trattare come una bambola. Ciò la fece sentire sporca, peccatrice, però, nonostate tutto, non si era mai tirata indietro, perché comunque anche lei desiderava il suo corpo.
«Sam, devo andare ora, tornerò presto» sussurrò all’orecchio della piccola umana per poi sfiorarle le labbra.
Bill le lasciò le mani, si alzò e scomparve nel nulla, come sempre.
«Ti aspetterò, Angelo mio.»
La ragazza si avvolse maggiormente nel lenzuolo e con solo quello a coprirla, si diresse alla finestra, sedendosi sulla cassapanca.
Un’unica e solitaria stella brillava nell’oscurità, sembrava che stesse fissando la piccola umana che si chiese chissà da quanto tempo era lì, chissà da quanto era diventata anch’essa custode del loro perverso segreto.

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*si nasconde*
 
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‚Chérie_
view post Posted on 4/1/2011, 19:28




Penso che questa sia la tua OS più bella amore *-*
Sai già che mi piace un casino. Questo Bill così misterioso e perfetto, un angelo nero. *w*
Poi boh, la storia è veramente troppo bella, e tu scrivi stupendamente e te l'ho sempre detto D:
<3
 
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_LostSoul*
view post Posted on 7/1/2011, 10:56




E tu sei sempre troppo gentile! Anche io considero questa la mia migliore OS, ricordo l'impegno che ci ho messo per farla venir fuori così (: e mi rende felice il fatto che sono riuscita a trasmettere qualcosa.
CITAZIONE
e tu scrivi stupendamente

è__é
 
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‚Chérie_
view post Posted on 8/1/2011, 01:31




taci donna u.u
 
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_LostSoul*
view post Posted on 11/1/2011, 20:36




giammai v.v
 
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‚Chérie_
view post Posted on 12/1/2011, 00:41




lo farai u.ù
 
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_LostSoul*
view post Posted on 12/1/2011, 22:13




manco pe niente. (cit)
 
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DarkVanity
view post Posted on 23/1/2011, 19:11




uh mi piace mi piace mi piace**complimenti!
 
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_LostSoul*
view post Posted on 26/1/2011, 23:53




Ma çwwç Grazie di cuore ♥,
 
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8 replies since 4/1/2011, 16:50   108 views
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